Profumi Sacri: Un Viaggio nei Misteri dell’Incenso tra Chiesa e Testi Sacri
Nel vasto panorama delle tradizioni liturgiche e spirituali, gli incensi hanno sempre occupato un ruolo centrale, avvolgendo le celebrazioni con il loro profumo avvolgente e sottolineando la sacralità del momento. A molti di noi, incuriositi dal mondo degli incensi, ci è capitato di chiederci: ma quel profumo d’incenso che sentivo in Chiesa, qual è esattamente?
Questo articolo si propone di esplorare un po’ di più il mistero degli incensi, con particolare attenzione a quelli utilizzati nelle chiese e a quelli menzionati nella Bibbia.
L’uso dell’incenso in ambito liturgico risale a tempi antichi, simboleggiando la preghiera che si eleva verso il cielo. Nelle chiese cristiane, l’incenso è spesso bruciato durante le celebrazioni liturgiche, creando un’atmosfera di misticismo e devozione. La fragranza dell’incenso è considerata un segno di riverenza e rispetto, mentre il fumo che si alza è visto come una metafora delle preghiere ascendenti. Ma qual è esattamente quest’incenso? Tra i nostri prodotti, ve ne sono alcuni costruiti proprio per richiamare quel profumo, e che quindi rappresentano un mix di incensi di varia natura. Eccoli: Gloria e Basilica, che racchiudono i classici Olibano, Mirra, Benzoino, insieme a semi di lavanda e di Ginepro, come nella composizione Gloria, oppure di Dammar, come nella composizione Basilica.
Ci sono però molte persone che spesso ci chiedono una sola resina, che sappia richiamare quel profumo di devozione e misticismo proprio dei luoghi sacri. Non c’è una risposta univoca a questa domanda, personalmente ritrovo quel sentore nel Benzoino Dragon Fly, e credo che questo, specialmente la polvere che brucia più facilmente, sia un’ottima soluzione. Ma in realtà il classico Franchincenso, specialmente quelli della famiglia Boswellia Sacra, come per esempio l’Aden oppure Al Hojari e Royal Hojari emanano quegli aromi profumatissimi e liturgici usati nelle chiese e nei templi. Tuttavia, esploriamo un po’ di più il mondo degli incensi così come ci viene tramandato dalla Bibbia.
La presenza dell’incenso nella Bibbia è ricca di significato simbolico. Nel Vecchio Testamento, l’incenso viene menzionato in vari contesti, spesso associato alle offerte e ai riti di purificazione. Nel Libro dell’Esodo, Dio stesso fornisce a Mosè una ricetta per la creazione di un incenso sacro (Storace, onice, galbano – Benzoino – e Franchincenso), destinato all’uso esclusivo nel Tabernacolo, sottolineando come gli aromi dell’incenso fossero considerati graditi al Signore e come il suo utilizzo rappresentasse un legame spirituale tra l’umanità e il divino. Attraverso le pagine della Bibbia, l’incenso emerge come un ponte tra la Terra e il Cielo, una fragranza che conduce a un profondo rapporto con il sacro.
In un mondo spesso frenetico, l’incenso svolge un ruolo significativo nelle pratiche spirituali, portando sia con sé secoli di storia e simbolismo, sia offrendo uno stimolo alle pratiche stesse. La sua presenza nelle chiese e nelle Sacre Scritture, così come la ricerca evoca un senso di continuità e connessione con le radici della fede. Questo ci invita a riflettere sul significato più profondo dell’incenso, un qualcosa di più che una semplice fragranza: un veicolo di preghiera e di comunione con l’ineffabile, un modo di avvicinarsi al divino attraverso i sensi. Che tu sia immerso nelle cerimonie liturgiche di una chiesa, o a meditare nella tua stanza, l’incenso rimane un testimone silenzioso di una connessione più profonda, un legame che unisce il terreno al trascendente, invitandoci a percepire la sacralità nel profumo che si solleva verso il cielo.
Per concludere, vi raccomandiamo questa lista di incensi, qualora foste alla ricerca del classico profumo che avete sentito in Chiesa: Basilica, Gloria, Benzoino Dragon Fly in grani o in polvere, Aden, Al Hojari, Royal Hojari e Storace, grazie!